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Infuso, decotto e macerato... che differenza c'è?


PREMESSA:

Per "tisana" si possono intendere diverse cose; con le nostre erbe consiglio di fare un infuso, ma ci sono molteplici modi per estrarre i principi attivi dai componenti naturali. Parliamo quindi di decotti e macerati.



COME SI FA UN INFUSO

per elementi idrosolubili e non termolabili


Innanzitutto l'infuso è un estratto ottenuto da componenti naturali quali fiori, foglie, semi o radici o cortecce. Questi componenti contengono sostanze e principi attivi che si liberano grazie all’azione combinata di acqua e calore, ma non troppo! L'acqua di un infuso infatti non delle mai arrivare a bollore; la temperatura ideale è 90°C. Si prepara versando l'acqua calda direttamente sui componenti e lasciando in infusione per un tempo medio di 10 minuti. La quantità suggerita per le nostre Tisane è 2-3 cucchiaini per tazza, se invece preparate un infuso con erbe fresche raddoppiate la dose. Un infuso può essere consumato anche lasciato raffreddare, o realizzato a freddo (infusione a freddo).

Per preparare un infuso è comodo utilizzare una tazza con il filtro oppure una tisaniera, altrimenti potete inserire i componenti naturali in una bustina compostabile.


COME SI FA UN DECOTTO

per elementi idrosolubili e non termolabili


Il decotto è metodo di preparazione differente, il quale non è corretto nemmeno definirlo infuso. Sempre di tisana si tratta ma in questo caso i principi attivi vengono estratti tramite “decozione” che necessita di tempi di preparazione più lunghi, mentre le dosi di utilizzo sono sempre le medesime di un infuso. È preferibile fare un decotto per estrarre i principi attivi terapeutici delle parti più dure delle piante (es. radice di Zenzero).

Si prepara immergendo i componenti naturali in acqua fredda successivamente portata ad ebollizione, con coperchio. Trascorso il tempo di ebollizione di 30 minuti, proseguire con una macerazione a fuoco spento per qualche altro minuto, poi filtrare.


COME SI FA UN MACERATO

per elementi idrosolubili e termolabili


La ”macerazione” è un metodo di estrazione permette di preservare i principi attivi di quei componenti naturali sensibili al calore. Si prepara infatti utilizzando acqua a temperatura ambiente. Il tutto per cui si lascia riposare in un recipiente coperto, per un periodo di tempo variabile da alcune ore fino a diversi giorni, dopodiché il macerato va filtrato con cura.

Malva e Altea sono ricche di mucillagini e la macerazione è perfetta per preservare le loro qualità benefiche per l'apparato digerente. Si prepara immergendo 25g di foglie e fiori in 1 litro di acqua, a temperatura ambiente, e si lascia macerare per tutta la notte. Consiglio di utilizzare questo metodo anche per lo zafferano. Il macerato di Ortica, invece, è un ottimo antiparassitario naturale, in Azienda lo utilizziamo proprio nell'orto delle erbe!


...e l'ACQUA AROMATIZZATA? Sempre di macerazione si tratta. Erbe, frutta fresca, ortaggi, radici.. chi più ne ha più ne metta. La mia preferita la preparo con i frutti rossi con fragole, lamponi, ribes nero e ribes rosso, diventa di un bellissimo rosa intenso!


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Questo articolo si basa sull’uso popolare tradizionale e sulla letteratura scientifica. Le informazioni ed i consigli presenti non sono di natura prescrittiva o curativa, ma hanno solo uno scopo informativo.

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